Meet Chad-GPT: your overnight AI expert

Ti presento Chad-GPT: L’esperto all’improvisso di intelligenza artificiale

Per settimane il mio feed di LinkedIn è stato inondato di post su ChatGPT. Alcuni di questi provengono da autorità riconosciute. Ma molti altri sono scritti da esperti di marketing dei contenuti e/o da tecnici trasformati in esperti di IA. Esperti che sono arrivato a etichettare come Chad-GPT.

The State of My LinkedIn (I've removed profile names and images)
More Chad-GPT posts on my LinkedIn feed
Il mio feed di LinkedIn (ho rimosso i nomi dei profili e le immagini)

Neolaureato presso l’Università di Qualunque-cosa-fosse-di-moda-l’anno-scorso, Chad ha sfruttato la sua produttività in modo così efficace da diventare un esperto di IA nel giro di una settimana. La specializzazione della sua materia: ChatGPT, un Approccio Sistematico all’Apprendimento di Algoritmi e Inferenze Machine (SALAMI, in breve), e la sensazione più virale dai tempi di COVID-19.

Chad non scrive di AI in prima persona, ovviamente. Sarebbe così 2022.

No, Chad fa in modo che il chatbot dell’IA generi per lui risme di post identikit e caroselli infiniti di contenuti che lodano le capacità di ChatGPT e condividono i suoi “trucchi” per ottimizzare la propria produttività. L’ingenuo entusiasmo con cui Chad parla dell’ascesa dell’intelligenza artificiale mi ricorda la scena del tetto di Independence Day.

Sapete di quale sto parlando.

Una cassetta di hipster newyorkesi organizza una festa in cima a un grattacielo, con tanto di vestiti eleganti, cartelli di merda e musica techno anni ’90, per dare il benvenuto ai loro visitatori alieni. Solo che, invece di intrattenersi in convenevoli extraterrestri con una legione di sosia dei Daft Punk, si ritrovano consumati in un fascio di luce blu e spazzati via dalla faccia del pianeta.

Ora, non sto dicendo che ChatGPT lo farà. Probabilmente non ha il budget di Roland Emmerich. Ma per portare questa metafora alla sua dolorosa conclusione, queste persone sono tutti creatori di contenuti, e ciò che accolgono alla loro festa è l’IA che sta per metterli sul lastrico.

Chi sono dunque queste persone che promuovono i nostri nuovi signori dell’IA?

Chi è Chad-GPT? E cosa ci guadagna?

Mi spiego il tipo di persona che è Chad-GPT.

Chad è un ragazzo che corre alla guida di un Hummer truccato (o di un vistoso Wankpanzer, a seconda del punto di vista) che ha pagato con Bitcoin. Quasi certamente non ha superato l’esame di guida; non ha la minima idea di come funzioni tutto ciò che lo circonda. Ma questo non gli impedirà di mettere il piede in fallo e di sfornare una marea di contenuti digitali.

Chad spinge il suo chatbot ai limiti, abbattendo le barriere sia stradali che letterali. È l’Andrew Tate della creazione di contenuti; un autoproclamato ottimizzatore di prestazioni, ottimizzato per la massima efficienza (o almeno questo è ciò che si legge nella sua biografia; per quanto ne sapete, potrebbe influenzare dall’interno di una prigione rumena).

A Chad non importa se nel farlo vi manda fuori strada o se occupa la larghezza di banda di OpenAI. Ha intenzione di copiare e incollare i messaggi di comando che trova su Reddit, inserirli in Open.AI e venderli al miglior offerente per un bel milione di dollari.

Il problema di Chad-GPT e del suo approccio all’IA è che non sa di cosa sta parlando. E sta a voi capire che non sa di non sapere.

** Entrano in scena i nostri vecchi amici: Dunning e Kruger. **

The Dunning-Kruger Effect

Come qualcuno che è diventato un esperto solo la settimana scorsa, Chad-GTP abita ancora sulla cima del “Monte Stupido”. Deve ancora raggiungere l’Altopiano della Sostenibilità passando attraverso la Valle della Disperazione e scalando la Pendenza dell’Illuminazione.

Si potrebbe pensare che quest’ultima frase sia stata pronunciata da J.R.R. Tolkien attraverso ChatGPT. Ma non può essere così, perché Chad non sa chi sia J.R.R. Tolkien.

Ma il problema di Chad è che io so come si sente. Perché Reader, una volta anch’io ero come lui.

Per due anni, come freelance, ho scritto articoli per startup che si occupano di intelligenza artificiale su decine di argomenti che vanno dal ripensamento delle strutture gestionali delle aziende assistite dalle macchine ai sensori di riconoscimento visivo che le auto a guida autonoma usano per mappare il loro ambiente,

Una volta ho persino ricevuto un box autori in fondo alla pagina che mi citava come “esperto” di intelligenza artificiale, apprendimento automatico e argomenti correlati, quasi certamente perché i loro azionisti avrebbero perso la testa se avessimo detto:

‘Ha studiato Storia antica a Oxford e ha scritto la sua tesi su Caligola’.

I remember this time as one of intense imposter syndrome, and looking back this feeling was justified as I never got my head around the why underpinning my subject. Sure, I hunkered down, asked advice from my mentors, and studied like shit in preparation for my assignments. But I never really got to grips with AI in a way that I could be considered an authority.

And herein lies my problem with Chat-GPT: many people won’t.

Chat-GPT enables people to position themselves as ‘experts’ overnight, and rewards content creators who value quantity and simplicity over quality and creativity. The onus of critical thinking will increasingly fall on us, the reader, to identify authenticity, human understanding, and literacy of long-form thought among the content we consume.

But these are early days. And in the long term, once we’re tired of Chad’s endless identikit explainers, how-tos, and AI-generated content carousels ceaselessly spamming our timelines, we’ll start to nourish the quirkiness and creativity involved in crafting communications.

Or we’ll all be consumed in a burning beam of blue.

via Gfycat

Alexander Meddings
Alexander Meddings

Alexander Meddings è uno storico britannico. Dopo essersi laureato in storia antica all'Università di Oxford, si è trasferito in Italia per persegurie la sua passione per la storia antica romana. Alexander svolge la sua attività come scrittore nel ambito di turismo a Roma.

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